In una calda e limpida giornata di autunno, ci siamo voluti cimentare ancora con le grandi salite e quella di Schiazzera lo è per davvero: più di 2000 m di dislivello. Abbiamo così raggiunto il sentiero Italia, ripulito e sistemato. Ci siamo poi divertiti molto affrontando in discesa il Cornin Bike Trail.
Un percorso per mtb ad anello con Grosotto (SO) come base di partenza ed arrivo.
La salita a Schiazzera
La salita per raggiungere il Rifugio Schiazzera è davvero dura: 16 km per un dislivello di più 1500 m. Per i primi 12 km la salita è su strada asfaltata e larga immersa nel bosco, in cui però le pendenze non mollano mai.
Si affrontano tanti tornanti fino ad arrivare a 4 km dalla cima in cui il fondo diventa sterrato o lastricato di sassi (non troppo scorrevoli).
Gli ultimi 200 m, prima di arrivare al Rifugio, si deve affrontare un ripido tratto tutto lastricato di sassi con una pendenza attorno al 30%, impossibile da pedalare. Ed allora si spinge...
La salita non è finita, in quanto raggiunto il rifugio, si continua a salire per raggiungere il Sentiro Italia, che dalla zona di Tirano porta verso Malghera.
Il Sentiero Italia
Il sentiero Italia, che da poco sopra il rifugio Schiazzera porta verso Malghera è stato ripulito e sistemato da poco. Un grande e bel lavoro che permette di percorrere in mountain bike un sentiero panoramico e molto divertente.
Dal Rifugio si sale per circa 800 m su un sentiero a tratti sconnesso e roccioso fino a raggiungere il sentiero Italia. Se le gambe lo permettono, dato che si son fatti già 1500 m di dislivello, il sentiero è pedalabile e scorrevole e grazie ad una serie di tornanti e in mezzo ad una natura molto aspra e selvaggia si raggiunge il lago di Schiazzera.
La salita è quasi finita, manca solo da superare un piccolo dosso e si raggiunge il punto più alto del giro: 2400 m.
Comincia ora un lungo, panoramico traverso, con su e giù e due tratti con tornantini molto tecnici ed esposti (che per i meno esperti si possono superare spingendo la bici con prudenza).
Il Cornin Bike Trail
Terminato il sentiero, ci si trova in un ampio parcheggio in località Campiano, con una strada sterrata che scende. Cominciamo a percorrerla in discesa e ci si presentano due opzioni.
Arrivati al fiume, nella prima valletta che si trova, si può risalire lungo il sentiero a sinistra e dopo averlo percorso per circa 2 km si incontra l'inizio alto del Cornin Bike Trail.
In alternativa, senza faticare ulteriormente, si può discendere la strada sterrata, fino alla localita Fop, dove su un tornante verso destra si trova il sentiero che scende a sinistra.
Il Cornin Bike Trail è un sentiero dall'alto valore storico, che è stato recuperato e pulito da poco. E' una vecchia strada militare, tutta a tornantini, che serviva tutta la linea Cadorna della Prima Guerra Mondiale. Uscendo dal sentiero non è difficile ritrovare trincee e vecchi fortini, ancora in un ottimo stato di conservazione.
Il sentiero è molto scorrevole e i tornantini (a parte un paio) non sono stretti e il tutto è molto divertente.
Si deve prestare attenzione ai cartelli di pericolo in quanto segnalano le due zone più tecniche e pericolose. Per il resto è adrenalina pura.
Conclusioni
Trovare una giornata come quella di ieri sarà raro, con un cielo così limpido ed un'esplosione di colori autunnali, ma il percorso ad anello illustrato in questo post è da fare (magari anche con una e-bike).
Salita molto dura e discesa tecnica e piacevole sono i punti cardini di questo tracciato.
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Approfondimenti
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