Marco Pantani è il mio idolo. Sulle salite del Giro d'Italia e del Tour de France ha emozionato milioni di appassionati di ciclismo e no, con i suoi scatti decidi e inesorabili, che potevano solo far male agli avversari. Ogni anno mi trovo a ripercorrere le strade che lo hanno fatto conoscere al grande pubblico nella tappa Merano-Aprica del Giro d'Italia del 1994.
Marco Pantani si scopre eroe delle salite
Nel Giro d'Italia del 1994, un giovane e sconosciuto Marco Pantani della Carrera vinse con sorpresa nella 14° tappa, da Lienz a Merano, con una discesa esaltante.
Ma fu poi il giorno dopo, che sulle salite che lo hanno reso famoso, Marco Pantani - il pirata - fa vedere che sulle salite dure ed impegnative non ha rivali. Sulla salita dello Stelvio lascia andare via il suo capitano Claudio Chiappucci.
Sulla salita del Mortirolo dal Mazzo però non resiste, recupera sul suo capitano e va a conquistare la vetta in solitaria. Attende i suoi più prossimo avversare - tra cui anche Miguel Indurain. Ci sarà da affrontare un tratto non difficile ed è meglio avere dei compagni di avventura.
Sulla salita del Santa Cristina Marco scatta e lascia sui pedali il campione spagnolo per andare a vincere ad Aprica in solitaria.
E' nato il mito del Pirata, di Marco Pantani!
La salita al Mortirolo da Mazzo
La salita al Passo del Mortirolo da Mazzo è stata resa famosa dall'impresa di Marco Pantani, che nel giro del 1994 l'ha affrontata con una determinazione ed una forza indescrivibile.
Si tratta di una salita di 12 km e 1300 m di dislivello. La parte iniziale è la più difficoltosa, con delle pendenza impossibili che non mollano mai. Gli ultimi 5 km sono leggermente più facili, dato che ci sono dei brevi tratti in cui recuperare il fiato.
Gli ultimo tornanti prima del Passo del Mortirolo.
Il monumento dedicato a Marco Pantani si trova sul tornante numero 11.
Il nuovo cartello al Passo della Foppa - Mortirolo.
Trivigno e Aprica
Dal Passo della Foppa (Mortirolo) per raggiungere Aprica si può percorrere la bella e panoramica strada per Trivigno. Si riescono a scorgere dei panorami stupendi sulla Valtellina e sulla Val Camonica, essendo una strada che rimane in quota sul crinale che divide la provincia di Sondrio con quella di Brescia.
Vista sulla Valtellina
La piana di Trivigno.
Ad Aprica si deve fare una sosta. Una buona birra ed un toast possono aiutare...
Il salita di S. Cristina
Per cominciare la salita del Santa Cristina, si scende da Aprica verso Tirano per circa 6,5 km e poi si svolta a destra. La scalata è regolare ma dura per una lunghezza di 6,5 km ed un dislivello di 650 m.
Vista su Aprica, dalla discesa da Trivigno.
Sono quasi al passo, ma la salita dura, la fine delle energie, il sole cuocente mi inducono a fare una sosta. Mi siedo sul bordo della strada, in solitudine.
La mente va a quel giorno del 1994: la strada piena di gente, tante urla per incitare questo piccolo ciclista italiano che stava staccando il famoso e forte corridore spagnolo. Forza Marco, forza pirata!
Conclusioni
Le emozioni sono sempre tante a percorrere queste strade. La mente va e si pedala con il cuore pieno di riconoscenza verso un piccolo grande campione che è sempre riuscito ad emozionare, quando gettando il bandana, scattava per andare a vincere in solitaria sulle più grandi salite del mondo.
Il sentiero Valtellina.
Sei sempre nei nostri cuori. Grazie Pirata. Grazie Marco.
Dove dormire?
Ecco cosa vi posso consigliare, se volete fare questo splendido tour pieno di ricordi:
Garni Le Corti
Grosotto
Email: info@garnilecorti.it
Telefono: +39 0342 848624
Hotel Sassella
Grosio
Email: jim@hotelsassella.it
Telefono: +39 0342 847272