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Ponti tibetani in mtb
  • Tuesday, August 16, 2016

I ponti tibetani situati sotto il ghiacciaio dei Forni, nei pressi di Santa Caterina Valfurva, sono una magica destinazione per gli amanti della mountain bike.

I ponti tibetani

A causa dell'inesorabile arretramento del ghiacciaio dei Forni, in Alta Valtellina, diversi anni fa sono stati collocati due ponti tibetani, per percorrere in sicurezza il sentiero definito "glaciologico basso".

Vista sul ghiacciaio dei Forni

Con tali ponti, si può passare alle pendici del ghiacciaio, per ammirare un panorama incantevole e a tratti lunare, senza vegetazione e con rocce levigate dall'azione del ghiacciaio nel corso di molti anni.

Questo percorso è diventato, negli ultimi anni, molto utilizzato ed apprezzato anche dai biker più esperti e tecnicamente più preparati.

Verso il rifugio Branca

Verso il Rifugio Branca

Abbiamo iniziato questo giro ad anello partendo da Santa Caterina Valfurva e siamo saliti in mtb fino al rifugio dei Forni: la strada è tutta asfaltata, ma con pendenze importanti per tutta la salita (di 4 km e 500 m di dislivello).

A questo punto ci sono due alternative:

  • raggiungere direttamente il Rifugio Branca, percorrendo la strada diretta al rifugio.
  • percorrere parzialmente la Val Cedec, verso il rifugio Pizzini, per poi percorrere un sentiero che porta al rifugio Branca.

 

Gran Zebrù verso i ponti tibetani

Noi abbiamo optato per la seconda opzione: molto più panoramica e divertente, anche se un po' più lunga.

Abbiamo perciò percorso un tratto della strada sterrata che porta al rifugio Branca, abbiamo poi preso la deviazione per la malga Pedranzini e abbiamo poi continuato per la Val Cedec, verso il rifugio Pizzini.

Il Ghiacciaio dei Forni

A metà circa della valle, abbiamo attraversato il piccolo fiume e abbiamo invertito il senso di marcia per raggiungere in quota il rifugio Branca. C'è un panorama splendido verso il ghiacciaio dei Forni, con il sentiero che si alterna tra single trail molto tecnico ed esposto e degli ampi piani erbosi.

Il Rifugio Branca

Il rifugio Branca è anche raggiungibile in jeep attrezzate per il trasporto delle bici.

Il sentiero glaciologico basso

Lasciato il rifugio Branca e scesi fino al laghetto sottostante, si prende il sentiero di mezzo verso il ghiacciaio dei Forni. Dopo un breve tratto pianeggiante su single trail, si deve affrontare il tratto più difficile del percorso: il sentiero sale in maniera repentina e la bici va portata per una cinquantina di metri sui sassi smossi.

salita ai ponti tibetani

Passato questo dosso, il panorama si apre sulla spettacolarità del ghiacciaio e oltrepassato un lastrone di roccia, lisciato dal tempo e dal ghiaccio si raggiunge un single trail che in leggera discesa porta fino al primo ponte tibetano.

Passaggio sui ponti tibetani

Consiglio di oltrepassare il ponte con la bici a spinta impennata sulla ruota davanti.

I ponti tibetani in mtb

Ci si può avvicinare al ghiacciaio, prestando molta attenzione e in nessun caso bisogna camminare sopra il ghiaccio, perchè si potrebbero aprire crepacci improvvisi che causerebbero notevoli problemi di sicurezza.

L'altro ponte tibetano, molto più piccolo del precedente, non è più necessario e si riesce a passare lasciandolo a valle.

Dopo un altro dosso da superare con la bici in spalla, comincia la discesa: il primo tratto è su dei massi molto grandi e a tratti scivolosi. Prestare perciò molta attenzione. Passato il piccolo ponte di legno comincia il divertimento.

Bici in spalla per i ponti tibetani

Il sentiero diventa un levigato single trail mai troppo esposto, con tornantini e traversi incantevoli, che si perdono in un bosco ricco di fiori. Si ritorna così il rifugio dei Forni.

discesa dai ponti tibetani

La discesa a Santa Caterina è possibile attraverso la strada di salita o tramite un single trail tecnico (su un tratto molto esposto) che parte dal rifugio Stella Alpina (1 km sotto il rifugio di Forni sulla strada asfaltata).

Conclusioni

Discesa verso il rifugio dei Forni

Per i biker esperti e con una buona esperienza tecnica ed una buona forma fisica questo è uno dei percorsi più spettacolari e divertenti. I pericoli sono molti e non si deve sottovalutare la difficoltà della salita. Prestando però la dovuta prudenza e facendosi accompagnare da una guida di mtb si può godere di un'avventura vera.

Dove dormire

Si consiglia a Santa Caterina Valfurva:

Hotel Sport
di Norberto Pedranzini
Via Magliaga, 2
23030 S. Caterina Valfurva (SO)
Tel +39 0342 925100
Fax +39 0342 925040
e-mail: info@santacaterina.com

Per i dettaglio del percorso e dati GPS visita la sezione dei percorsi.

 

ATTENZIONE: BormioBike non si assume nessuna responsabilità su informazioni non esatte o non aggiornate riportate in queste pagine. Prima di partite per una qualunque escursione, chiedere informazioni presso gli uffici turistici, gli hotel o contattandoci direttamente.